Oggi al martedì del Design ti parlo di:

Tavolo Elica

 

Progettato dal designer Italiano Prospero Rasulo per Zanotta.

Risultato di una ricerca tecnologica sui materiali, abbina l’eleganza della linea plastica alla funzionalità dell’uso. Il basamento è in Cristalplant®, un materiale composito a base di resine poliestere cariche di minerali, che consente di ottenere forme sinuose e torsioni plastiche dalla forza scultorea. Il colore bianco opaco della base si sposa con l’effetto luminoso del piano in cristallo extrachiaro, acidato e verniciato bianco, oppure in candido marmo di Carrara.

 

 

Basamento in Cristalplant®, materiale composito a base di resine poliestere e acriliche cariche di minerali pigmentato in massa. Per la versione 2575, piano in cristallo temperato extrachiaro acidato verniciato bianco, oppure in marmo bianco di Carrara in abbinamento solo con la base bianca opaca; oppure piano in marmo Sahara Noir, con verniciatura protettiva antimacchia in poliestere trasparente opaco, in abbinamento alla versione con base verniciata opaca nera. Per la versione 2576, piano in cristallo trasparente in abbinamento con la base bianca opaca o laccata nera; oppure piano in cristallo fumé grigio in abbinamento solo con base laccata nera.

 

        

Prospero Rasulo designer:

Nato a Stigliano di Matera nel 1953. Dopo aver conseguito il diploma all’Accademia di Belle Arti di Brera, apre a Milano nel 1987 uno studio dove si dedica alla pittura, alla scultura e alla scenografia. Collabora con lo Studio Alchimia e con Alessandro Mendini e partecipa alle ricerche “Redesign” e “Oggetto banale”. Nello stesso periodo lavora con lo Studio Occhiomagico nella progettazione di scenografie per video, foto e mostre.

Nel 1987 fonda OXIDO galleria di progetto, arte e architettura. Partecipa a varie manifestazioni nel campo del design. Rasulo, oltre a progettare per le industrie, si esprime anche con sculture, oggetti e pezzi unici proposti da varie gallerie di arte e design. Disegna anche gioielli trasferendo l’originalità del suo segno in ornamenti. Collabora con Zanotta dal 1994.

 

 

 

 

 

Zanotta:

 

Fondata nel 1954, Zanotta è riconosciuta come una delle maggiori protagoniste della storia del design italiano. Dagli anni ‘60, guidata dall’intuito e dalla straordinaria capacità imprenditoriale del suo fondatore Aurelio Zanotta, conquista la scena internazionale grazie a prodotti emblematici per l’innovazione formale e per la ricerca tecnologica sostenuta dalla continua evoluzione della qualità di materiali e processi produttivi. La storia colta e preziosa di Zanotta si rinnova nel 2017 nell’unione con Tecno avviando un progetto comune con il conseguente potenziamento delle sinergie e delle strategie commerciali a livello internazionale sotto la guida di Giuliano Mosconi, Presidente e Amministratore Delegato dei due brand.

Zanotta, l’azienda creata a propria immagine e somiglianza da Aurelio Zanotta, un imprenditore con il fiuto per le cose belle, colte, eccentriche e sperimentali con cui convivere quotidianamente. Un personaggio che ha scritto, con energia e passione, una “ricetta impossibile” da eguagliare, mostrando al mondo intero le potenzialità infinite della ricerca edella creatività applicate al mondo del furniture design.

Zanotta, porta l’ironia nell’universo domestico, che suggerisce modalità diverse per sentirsi meglio nel mondo della casa, che per prima ha inserito nel proprio catalogo le opere dei grandi maestri del design, facendo nascere una “collezione” ineguagliabile di capolavori, premiati ed esposti nei più importanti musei del design.

La storia di Zanotta è la storia di sessant’anni di intuizioni e di record, di azzardi e di curiosità, e soprattutto di risultati speciali che poche aziende possono vantare: con oltre 550 prodotti realizzati, Zanotta ha un posto a sé nel grande mondo del design. Un’azienda e un catalogo difficili da imitare, la cui filosofia è “produrre cultura e profitto contemporaneamente”, con la convinzione che “l’industria dell’arredamento debba sforzarsi per anticipare bisogni futuri, non limitandosi a soddisfare la domanda passiva del pubblico”.